Intervista a mamma Dora
(da Fratello Sole Sorella Down di F. Bellan e I. Manzato, Piove di Sacco, 2003, pp. 95-96)
Intervista a mamma Dora.
Come e quando ha scoperto che Mariagrazia era affetta da sindrome di Down?
Cosa ha provato alla scoperta?
"Com'è avvenuto con tutti i suoi fratelli, anche la gravidanza
di MG l'ho condotta tra mastelli e fornelli: come per gli altri figli
non mi sono sottoposta a particolari visite, l'ecografia, che adesso
sento tanto nominare e senza la quale sembra che oggi non si possa partorire,
non sapevamo nemmeno cosa fosse trentadue anni fa.
Il parto è avvenuto a casa con l'impagabile assistenza della "levatrice",
l’ostetrica comunale Carmela, che mi abitava di fronte, senza particolari
difficoltà e fui felice di sapere che era una bambina: "mi aiuterà un
po' nelle faccende domestiche, come ha già cominciato a fare Fiorenza,
l'altra sorella che ha già dieci anni", pensavo. Era una
bella bambina, rosea e paffutella che non presentava problemi di sorta. Dopo
qualche giorno, però, cominciai ad osservarla più attentamente
perché mi preoccupava il fatto che non piangesse come di norma fanno
tutti i neonati, i suoi erano più dei lamenti sommessi, non assomigliavano
minimamente ai pianti disperati e spaccatimpani cui ero stata abituata dai
precedenti cinque suoi fratelli.
I tratti del suo viso stavano accentuandosi per assumere quelli caratteristici
del viso dei Down.
Appena venne il pediatra in paese, una decina di giorni dopo, la portai a visitare
e la sua diagnosi fu categorica e tragica nel confermare i miei sospetti. Chiesi
al pediatra se questo fatto potesse essere messo in relazione con lo shock
subito per il grave incidente accaduto a mio marito.
Mi rispose che si trattava di una anomalia assolutamente indipendente da fattori
esterni e me ne descrisse a grandi linee, alcune possibili conseguenze.
Scoppiai allora in un pianto dirotto e, sconsolata, me ne tornai a casa con
in braccio la mia inattesa preoccupazione per il futuro".
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