Ipoacusia nei bambini con sindrome di Down
Shott SR, Joseph A, Heithaus D.
Hearing loss in children with Down syndrome.
Int J Pediatr Otorhinolaryngol. 2001 Dec 1;61(3):199-205.
Department of Pediatric Otolaryngology, Children's Hospital Medical Center, 3333 Burnet Avenue, Cincinnati, OH 45229, USA. shots0@chmcc.org

Abstract

Le otiti medie croniche e la possibilità di andare incontro ad ipoacusia sono problemi comuni dei bambini con sindrome di Down.

L'incidenza di ipoacusia in questi bambini varia, nei diversi studi, dal 38% al 78%. La maggior parte dei dati sono ricavati da studi di tipo retrospettivo, non controllati e poche sono le informazioni sulla gestione clinica di tali problematiche. Gli autori di questo studio si propongono di fornire informazioni più accurate relativamente ai problemi di pertinenza otorinolaringoiatrica nei bambini con sindrome di Down con lo scopo di stabilire delle norme accurate di gestione. I 48 bambini studiati avevano un età compresa tra 11 mesi e 3 anni con una media di 10 mesi. Furono valutati ogni sei mesi con esame clinico e valutazione audiologica (potenziali evocati auditivi o audiometria comportamentale). All'ingresso nello studio ben l'81% dei bambini presentavano un'alterazione della soglia uditiva di grado variabile da lieve a severo. La scelta degli autori di fronte alla presenza di otite media cronica era un atteggiamento di tipo aggressivo sia medico che chirurgico, mediante posizionamento di tubo endotimpanico allo scopo di raggiungere il miglior livello uditivo possibile. In particolare veniva posizionato il tubo endotimpanico se il bambino presentava da 3 a 5 episodi di otite in un anno o una persistenza di fluido nell'orecchio medio per due-tre mesi. Solo 4 (8,5%) bambini ottennero un audiogramma ottimale senza alcun intervento medico o chirurgico. In 4 (8,5%) fu sufficiente il trattamento medico con antibiotici, mentre nella maggior parte (83%) fu necessario il trattamento chirurgico di posizionamento di tubo endotimpanico. In questi ultimi, nel 45% fu necessario un solo intervento; il 42,5% dei bambini richiese il posizionamento per due volte del tubo endotimpanico, il 7,5% per tre volte e il 5% per ben 4 volte. Utilizzando questa "strategia aggressiva" gli autori trovano una incidenza di sordità molto più bassa rispetto a quella precedentemente riportata. Solo il 2% dei bambini dopo trattamento aggressivo dell'otite media cronica, presentavano ancora una ipoacusia.

Nota del redattore di www.conosciamocimeglio.it

Tali risultati incoraggiano un attenta valutazione otorinolaringoiatrica dei bambini con sindrome di Down e un trattamento aggressivo dell'otite media cronica.

Isabella Vasta, Giugno 2002

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