Professor
Elisabeth Pilcher,
College of Dental Medicine, Medical University of
South Carolina, USA. Prof.E. Pilcher è madre di un giovane adulto con
sindrome Down. Partecipa ai lavori del Ministero per le Disabilità dello
Sviluppo in South Carolina ed è membro fondatore della Associazione per la
sindrome Down del Lowcountry.
Traduzione in Italiano e note della
Dott.ssa Maria Paola
Giulietti,
Odontoiatra al Policlinico di Modena
con la collaborazione di Flavia Luchino, pediatra di famiglia, comitato
scientifico Associazione Italiana Persone Down e coordinatrice del progetto
www.conosciamocimeglio.it
Roma, 15 Maggio 2005
We
are grateful to Prof. Elisabeth Pilcher, Author, to Dr. Joseph E. Chasteen,
Editor, The Journal of
Contemporary Dental Practice and to Nancy Richter,
Global Webmaster dentalcare.com, The Procter & Gamble Company, for the
permission to translate and publish this course, as long as the course is
used in a non-profit educational setting.
Tradotto e divulgato a titolo gratuito e di solidarietà su questo
sito con il gentile permesso dell'autore e dell'editore
Lo scopo di questo corso è sostenere la
competenza dei dentisti ed igienisti in modo che possano prendersi cura della
maggioranza dei pazienti con SD durante una normale seduta ambulatoriale
odontoiatrica nella pratica quotidiana dedicata alla popolazione
generale.
La SD è la più frequente anomalia cromosomica umana. E' un disordine
cromosomico dovuto alla triplicazione del cromosoma 21. La frequenza della SD
è di 1 ogni 800-1000 nascite e al momento è presente in oltre 300.000 persone
nei soli Stati Uniti d'America. Anche se i progressi nelle diagnosi prenatali
permettono una diagnosi precoce, ci si aspetta comunque una incidenza
costante della SD, a causa in parte all'aumento medio dell'età materna. Molte
caratteristiche sono comunemente riscontrate nella SD, compreso un certo
grado di ritardo mentale, molto varabile da persona a persona.
Grazie alle
attenzioni rivolte all'inserimento lavorativo, e a modelli di educazione
individualizzati, molte persone sono in grado di esprimere oggi le loro
potenzialità meglio che in passato.
Questo progresso include un costante
aumento di richiesta di cure dentali di buona qualità.
Considerato il numero crescente di persone con
sindrome Down che vivono integrate nella nostra società, è sempre più
probabile che la cura di una persona Down possa capitare a ogni odontoiatra
libero professionista nella propria attività quotidiana.
La maggioranza può essere trattata nella normale
prassi quotidiana, con minimi adattamenti o nessuno, anche dai dentisti con
scarsa esperienza sui disabili.
Purtroppo la maggior parte dei programmi
nei corsi universitari per odontoiatria non presenta agli studenti i pazienti
affetti da disabilità, e i medici generici potrebbero sentirsi insicuri nel
dedicarsi al trattamento di queste persone.
Questo corso si propone di evidenziare le
caratteristiche peculiari associate alla SD, che influenzano la prevenzione e
la terapia in campo odontoiatrico.
Alla fine di questo corso il
partecipante deve essere in grado di:
- Identificare i fattori sistemici
associati alla SD e le rispettive correlazioni al trattamento dentale di
questa popolazione
- Identificare le caratteristiche
anatomiche oro-facciali, frequentemente presenti in pazienti con
SD
- Comprendere la prevalenza di carie e
malattia parodontale in pazienti con SD
- Identificare le diverse tecniche
comportamentali che favoriscono il trattamento odontoiatrico nei pazienti
con SD
- Valutare le conseguenze di bruxismo,
apnea notturna, e della malattia di Alzheimer nella popolazione con
SD
- Valutare le motivazioni collegate
alla plastica facciale e alla chirurgia estetica per i pazienti con
SD
Gli obiettivi del
trattamento dei pazienti con SD sono analoghi a quelli della normale
popolazione. Si dovrebbe insistere molto, naturalmente, sulle cure
preventive.
I piani di
trattamento saranno adattati al livello di collaborazione individuale, ma
l'obiettivo comune dovrebbe essere la cura completa dell'apparato
stomato-gnatico del paziente. La terapia odontoiatrica deve essere presa in
considerazione in tutti i suoi aspetti: conservativa estetica, endodonzia,
ortodonzia , protesi dentale e chirurgia maxillo- facciale.
Niente dovrebbe essere negato al paziente
solo perché affetto da SD.
Cardiache
Alcune anomalie cardiache congenite colpiscono
circa il 40% dei bambini con SD. La maggior parte di esse vengono corrette
durante la prima o l'inizio della seconda infanzia. C'è comunque un
incremento di incidenza del prolasso della valvola mitrale (MVP) nei pazienti
con SD. L'incidenza di MVP è stimato tra il 5 e il 15 % nella popolazione
generale, mentre nella SD si avvicina al 50%. Di questi pazienti con MPV un
terzo non presenta soffio alla auscultazione cardiaca, la diagnosi è
ecocardiografica (2). Quando il dentista tratta un paziente SD, deve
informarsi se egli è stato sottoposto ad uno studio ecocardiografico e se un
prolasso della valvola mitrale è stato diagnosticato. Se la risposta è
affermativa è indicata la consultazione con il medico curante riguardo alla
necessità della profilassi per l'Endocardite Batterica Subacuta
(SBE).
Il sistema
cardio-respiratorio in generale, indipendentemente dal MPV, potrebbe lavorare
in modo ottimale nei giovani e adulti con SD. E' possibile tuttavia
riscontrare una diminuita tolleranza all'esercizio fisico e una certa
tendenza all'ipertensione arteriosa, che si ritiene sia collegata alla alta
incidenza di obesità presente nelle persone con DS (3).
Neurologiche
Le persone con SD, mostrano
una ampia variabilità del grado intellettivo. La maggior parte raggiunge un
range di ritardo del QI da leggero a moderato , quindi i pazienti sono in
grado di essere trattati con le normali procedure ambulatoriali. C'è spesso
un severo ritardo del linguaggio, ma il linguaggio ricettivo si colloca ad un
livello molto più alto di quello espressivo, tanto che i pazienti con SD sono
in grado di capire molto di più di quanto non sembri ad un interlocutore poco
esperto in materia. L'operatore può aver bisogno dell'aiuto dei familiari o
degli accompagnatori, per imparare il linguaggio e il tipo di comunicazione
adeguato al paziente.
E' inoltre presente un'incidenza di epilessia più alta della norma in pazienti
con SD, specie delle forme ad inizio nell'età adulta (4).
Nella SD si rileva anche un aumento di incidenza
della malattia di Alzheimer. Gli studi danno risultati variabili, ma i segni
della malattia sono segnalati con un'incidenza compresa tra 30-90 % in questa
popolazione (5-8).
La velocità d'invecchiamento in individui con la SD è maggiore, addirittura
viene riportata essere doppia di quella della normale popolazione (9). Mentre
nel 1920 l'aspettativa di vita media del soggetto con SD era di 9 anni, ,
oggi l'aspettativa media di vita è di 56 anni. L'età media di insorgenza dei
sintomi clinici della malattia di Alzheimer è intorno ai 40-50 anni. Il
dentista dovrebbe porre attenzione ad una possibile comparsa dei segni
clinici della malattia di Alzheimer in giovani adulti con la SD. Questo può
interferire con le cure dentali, nel caso in cui il paziente abbia perdita di
memoria, ed essere un vero problema gestire il comportamento nella procedura
clinica, inoltre anche la qualità della igiene orale domiciliare può
peggiorare.
Immunologiche
Un sistema immunitario
compromesso è frequente della SD. C'è una diminuzione dei linfociti T e un
aumento numerico delle infezioni. Si pensa che proprio questo sistema
immunologico compromesso giuochi un ruolo nell'incidenza molto alta della
malattia parodontale (10,11).
Bambini con la SD hanno alta incidenza di infezioni delle vie
aeree superiori e dell'orecchio medio. Ciò contribuisce alla respirazione
orale, alla xerostomia (secchezza delle fauci) e alle fissurazioni della
lingua e delle labbra.
C'e inoltre un'aumentata incidenza di ulcere aftose, di infezioni
da candida e di gengivite ulcero-necrotica da batteri anaerobi (ANUG:
anaerobici necrotic ulcerative gingivitis; GUNA in italiano). (nota
nº1 del traduttore)
E' stata dibattuta in altre sedi la questione dell'importanza
della deficienza vitaminica sulla salute dei soggetti con SD. Sono state
tentate parecchie terapie a base di vitamine con risultati non dimostrati
(12).
Oncologiche
L'incidenza della leucemia
infantile è più alta nei bambini con SD, è circa 20 volte più frequente
rispetto alla popolazione generale. Il dentista dovrebbe fare attenzione a
lesioni persistenti e ad emorragie gengivali spontanee, esse possono indicare
la presenza di leucemia. Non si riscontra un rischio maggiore per la leucemia
dell'adulto. Addirittura il rischio di sviluppo tumori solidi maligni è più
basso rispetto ai controlli. (13,14).
Muscolo-scheletriche
L'ipotonia muscolare è
una costante della SD. Questa diminuzione del tono muscolare colpisce tutti i
distretti del corpo e tende a migliorare con l'età. Tale ipotonia influenza
il bilancio delle forze richieste per un normale sviluppo del distretto
oro-facciale. Il ridotto tono muscolare delle labbra, guance e lingua
contribuisce abitualmente allo sviluppo del morso aperto (open bite),
malocclusione comune nella SD. E inoltre la riduzione della forza muscolare
causa una masticazione meno efficace con inadeguata detersione spontanea dei
denti.
Associata alla
ipotonia muscolare c'è la lassità ligamentosa. Essa causa instabilità
articolare. In oltre il 20 % dei soggetti con SD viene riscontrata una
instabilità atlanto-assiale fra le vertebre C1 e C2 (15,16). La conoscenza di
questa imperfezione funzionale è importate quando si posiziona la testa del
paziente per i trattamenti dentali o comunque ogni volta che l'Anestesista si
appresta all'intubazione per l'Anestesia Generale.
La densità minerale ossea (MOC) è stata trovata
diminuita in soggetti con SD, si pensa che ciò sia da imputare
all'ipotonicità muscolare (17).
Scheletriche
L'anomalia primaria dello scheletro della
regione oro-facciale del paziente con la SD è uno sviluppo deficitario del
terzo medio del viso. Ciò causa spesso una relazione prognatica della
mandibola (progenismo) detta anche relazione di III classe di Angle
(18).
Questo prognatismo
peggiora il morso aperto, quando è presente. Spesso non si formano i seni
mascellari e frontali o sono poco rappresentati. Il palato si presenta
stretto e profondo, esso normalmente è di altezza regolare, ma l'ispessimento
mucoso ai lati può arrivare al punto di ridurne il diametro trasversale,
lasciando meno spazio alla lingua, che in condizioni di riposo dovrebbe
adattarsi alla concavità della volta palatina.
Questa anomalia può interferire nell'adulto con
la ritenzione delle protesi mascellari totali. talvolta fino al punto di
dover suggerire la correzione chirurgica.
Alcuni modelli di terapie funzionali
oro-facciali sono stati tentati precocemente in bambini con SD, nell'intento
di stimolare la muscolatura oro-facciale e di migliorare lo sviluppo della
morfologia del viso e del cavo orale. In alcuni studi (19,20) queste terapie
hanno mostrato un modesto miglioramento del posizionamento della lingua e
dello sviluppo del mascellare superiore.
Tessuti molli
L'incidenza della respirazione orale è
molto alta nella SD. Ciò sembra dovuto alle piccole vie aeree nasali e alla
presenza di infezioni croniche delle vie respiratorie superiori (URI: Upper
Respiratory Infections). La lingua tende a sporgere fuori del cavo orale e ad
apparire troppo larga (macroglossia). Una vera macroglossia è rara, piuttosto
si assiste a una macroglossia relativa, cioè la lingua è di normali
dimensioni, ma la cavità orale è ridotta a causa dello sviluppo insufficiente
del terzo medio della faccia.
I logopedisti-fisiatri del cavo orale
possono aiutare ad insegnare la corretta posizione della lingua, alta
aderente al palato, come durante la pronuncia della lettera "C" (postura
linguale fisiologica), e a potenziare il tono della muscolatura
oro-facciale. In casi estremi
può essere indicata la correzione chirurgica di riduzione della lingua
(21).
E' già stato detto che le fissurazioni
linguali e delle labbra possono dipendere dalla respirazione orale. I
pazienti vanno educati allo spazzolamento della lingua durante le manovre
quotidiane di igiene orale, per ridurre l'alitosi.
Un'altra complicanza della respirazione orale
cronica è la xerostomia, essa riduce la naturale detersione del cavo orale
prodotta dalla saliva e può contribuire allo sviluppo della carie dentale .
Anche la cheilite angolare, che si manifesta con le piccole ragadi delle
commessure labiali, può essere collegata alla respirazione orale
cronica.
Denti
I tempi di eruzione dentale per entrambe le
dentizioni: decidua e permanente, sono in genere ritardati nei pazienti con
la SD, anche fino a due o tre anni rispetto al fisiologico periodo previsto
nella popolazione generale e i denti erompono spesso in ordine diverso
(22,23).
E' alta la percentuale dei denti mancanti (agenesie) e delle
malformazioni dentali. L'oligodonzia, cioè la diminuzione del numero dei
denti presenti , può essere riscontrata con una frequenza variabile tra il 38
e il 63% dei pazienti con SD (24,25). Sono gli incisivi laterali superiori i
denti più spesso mancanti nelle arcate dentarie, e a volte sono più piccoli
("conoidi" ).
A causa del ritardo di eruzione dentaria, i
bambini vengono nutriti più a lungo con il biberon, e talvolta la dieta è
inadeguata alla reale età del bimbo, dal momento che si ritiene non sia in
grado di masticare, ma è già nel periodo dei primi passi. Per lo stesso
motivo, mancanza di denti da latte, la famiglia del bambino può ritardare la
data della prima visita dal dentista, dal momento che non ne percepisce la
necessità.
I denti stessi, possono presentare
irregolarità, come microdonzia, e altre malformazioni. Le radici tendono a
essere corte, e molti molari presentano taurodontismo con le tipiche camere
pulpari allungate (26-30). La minore lunghezza delle radici può ostacolare
una terapia ortodontica, ed è pure significativa nella velocità di perdita
del dente dovuta alla parodontopatia.
Poiché la mascella e la mandibola tendono ad
essere di volume più piccolo nei soggetti con la SD, si pensa che la micro- e
l'oligodonzia possano aiutare a prevenire i danni dell'affollamento dentale.
Ci sono casi tuttavia in cui l'affollamento e la tendenza al digrignamento
sono importanti (nota nº2 del traduttore), allora possono
essere indicate estrazioni profilattiche sotto la supervisione
dell'ortodontista (31).
Le carie
Storicamente l'incidenza della carie dentale nella popolazione con
SD è stata definita molto bassa, ma in studi recenti (32,2) si è visto che
può essere più bassa ma anche uguale rispetto alla popolazione generale. Le
indagini del passato erano condotte su campioni non attendibili: i soggetti
presi in esame erano ospiti di istituti, e non usufruivano di dolciumi,
merendine etc., bensì di diete controllate, non cariogene e inoltre si
sottoponevano a una regolare pratica di igiene orale quotidiana. Ora i
dentisti si devono aspettare pazienti con SD con denti cariati, semmai le
carie si presentano ridotte in dimensioni perché le bocche hanno denti
piccoli (microdonzia), con ridotti o assenti punti di contatto interdentali
e inoltre i pazienti hanno avuto la dentizione tardiva.
Oggigiorno i bambini con la SD dovrebbero essere
istruiti all'igiene orale appropriata( spazzolamento dopo i pasti principali
e uso del filo interdentale ogni sera prima di coricarsi) e ricevere i
benefici della somministrazione di fluoro sia per via sistemica (gocce o
compresse) che per via topica (paste dentifrice).
Le sigillature dei solchi sono
pure raccomandate (nota nº3 del traduttore).
La carie in dentizione decidua dovrebbe essere prontamente
trattata. Date la ritardata età di emergenza del dente permanente e l'alta
percentuale di agenesie, è importante mantenere la dentizione primaria il più
a lungo possibile.
Malattia del parodonto
Pazienti con la SD
sperimentano maggiore incidenza di malattia del parodonto (nota
nº4 del traduttore) (33,34).
Si può avere una malattia precoce:
"parodontopatia severa giovanile", con inizio fin dalla pubertà, (si
riscontra di solito nei "teen ager"). La distruzione del parodonto è simile a
quella della periodontite giovanile.
I denti più colpiti sono gli incisivi
mandibolari e i molari mascellari (35). Il grado di malattia parodontale non
è correlato alla quantità di placca trovata sui denti. La gravità della
malattia potrebbe essere invece correlata all'abbassamento delle difese
dell'ospite in uno stato di compromissione del sistema immunitario (36,37).
Il trattamento deve essere precoce ed aggressivo. Vanno dati appuntamenti di
richiamo con maggiore frequenza che per i normali soggetti. Il paziente
necessita di un programma di mantenimento come quello studiato talvolta per
un soggetto più anziano, Risciacqui con collutorio alla clorexidina e terapia
antibiotica possono essere indicati .
Le cure orali in famiglia
è essenziale che l'igiene
orale domiciliare inizi in epoca precoce nei bambini. A causa del ritardo di
sviluppo i bambini potrebbero non essere in grado di eseguire una adeguata
igiene in un'età in cui ci si aspetterebbe tale azione nei coetanei . I
familiari o gli operatori addetti alle manovre di igiene hanno il compito di
monitorizzare la sequenza dello spazzolamento fino a che non risulta evidente
che il piccolo sa gestirla da solo. I genitori dovrebbero inoltre
accompagnare i propri bambini nello studio odontoiatrico a ricevere le
appropriate istruzioni di igiene orale dal personale specializzato: dentista
e igienista dentale. Ciò è di grande aiuto anche a far conoscere al bambino
lo studio , evitandogli ansie future. Poiché i movimenti fini delle mani sono
un po' imprecisi nei bambini con SD, possono essere presi in considerazione
gli spazzolini elettrici. E' utile controllare che il bambino usi piccole
quantità di pasta dentifricia , così evita la spiacevole sensazione di avere
troppa schiuma in bocca.
L'uso del filo interdentale potrebbe rivelarsi impossibile per la
scarsa destrezza manuale, a volte non è neanche indispensabile, perché i
denti sono piccoli e distanziati tanto da poter essere spazzolati a
sufficienza in ogni superficie , ma se sono affollati, allora bisogna aiutare
il bambino a usare il tendifilo oppure farlo al suo posto ogni sera dopo lo
spazzolamento.
Il comportamento da tenere dal dentista
viene acquisito, ma in una popolazione con ritardo di apprendimento, questo
fattore può rivelarsi una sfida verso lo staff dello studio. In genere il
trattamento dentale viene chiesto più tardi del previsto, perché la famiglia
è sommersa da una serie di impegni per problemi medici considerati più
importanti per la salute del paziente. A volte l'appuntamento del dentista
non viene richiesto per problemi economici, altre volte perché i genitori
vogliono aspettare che il bimbo sia maturo abbastanza da poter affrontare la
seduta.
Sfortunatamente ciò rende ancora più
difficile il lavoro di istruzione sull'igiene orale e sulla prevenzione e
soprattutto a instaurare una buona relazione con il bambino, premessa
indispensabile alla futura collaborazione durante i trattamenti
dentali.
La determinazione dei
livelli di comunicazione è la chiave per sviluppare una relazione di
collaborazione con il paziente affetto da SD. La recettività verso il
linguaggio espressivo varia da soggetto a soggetto. L'abilità dei familiari o
degli educatori del bambino a portare lo staff dentale sullo stesso piano di
comunicazione del bambino è di primaria importanza e di estremo aiuto. E'
importante che il dentista comunichi direttamente con il paziente appena
possibile per costruire attorno a lui un clima confortevole e uno stato di
fiducia. Il bambino (o l'adulto) vuol conoscere cosa accadrà dopo. Essi
dovrebbero sentirsi in una situazione nella quale si possa mantenere il
controllo di ciò che accade e si sa con certezza che ci si può fermare e
riposare se è necessario. Può essere utile che un genitore o parente rimanga
dentro lo studio durante le prime sedute, è infatti importante scoprire che
cosa motiva il bambino a collaborare e rinforzare tale azione. Talvolta una
ricompensa a fine seduta come un paio di guanti e la mascherina può essere la
promessa che assicura la collaborazione per tutto il tempo della cura. Con
pazienti più difficili da intrattenere con i primi gradi dell'approccio
(ricompense, pause) e con necessità di trattamento più pesante, come può
essere un'estrazione o una pulpotomia, possono essere indispensabili una
premedicazione farmacologica e/o la costrizione fisica (nota
nº5 del traduttore). Comunque la maggior parte dei bambini con SD si
lascia trattare bene nello studio con la necessità di un modesto surplus di
tempo e di attenzione spesi durante la seduta. (38).
Ortognatica
La chirurgia ortodontica e ortognatica (rimodellamento, plastica della struttura
delle ossa mascellari) può essere indicata. Poiché il difetto principale
nella regione orofacciale è lo scarso sviluppo della regione media del viso
(terzo medio), si può osservare una malocclusione grave.
Il paziente potrebbe non essere in grado di
masticare il cibo con alcuna efficienza per mancanza di contatti interdentali
tra le due arcate (mascellare superiore con diametri ridotti rispetto alla
mandibola normalmente sviluppata, viene definito rapporto di terza classe
scheletrica).
In alcuni casi
l'avanzamento chirurgico del mascellare superiore può essere di
beneficio. Il dentista
dovrebbe inviare al chirurgo orale o al maxillo-faciale il paziente per il
consulto.
Plastica
Il ricorso
alla chirurgia estetica e plastica per pazienti con SD è stato ampiamente
dibattuto. Esistono alcuni studi sulla riduzione chirurgica della lingua. Con
risultati non univoci rispetto agli obiettivi del miglioramento della
fonazione e della masticazione. Altre "chirurgie" per migliorare le sembianze
del bambino con SD riguardano le correzione delle zone orbitarie
(oculoplastica), aumento di altezza della radice del naso (per il naso a sella)
correzioni delle guance e del mento.
Tali chirurghi si sono perfezionati su bambini non in grado di
rilasciare il consenso informato. E' stato sollevato il dibattito su quale dei genitori abbia il
diritto di scegliere i trattamenti chirurgici estetici per i propri figli con
la SD (39-41). Il problema può porsi indipendentemente dai programmi di cura
del dentista , non è detto che sia lui a indicare la chirurgia estetica, ma i
familiari possono sollevare la questione. I familiari devono essere informati
con serenità che non si rimuove la Sindrome di Down modificando alcuni
aspetti fisici del viso.
Bruxismo
Il bruxismo è comunemente presente nel
bambino e negli adulti con SD.
Molto probabilmente esso è dovuto a più fattori.
I pazienti hanno spesso una malocclusione
severa, una disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare compatibile
con la presenza di lassità ligamentosa, un insufficiente controllo
neuro-muscolare, e uno stato di stress e di ansia cronico.
Il bruxismo può essere un'attività
auto-provocata durante il giorno, tale comportamento potrebbe essere pilotato
verso qualcosa di meno lesivo.
Se invece avviene di notte è impossibile controllarlo. Con una
valutazione dell'occlusione il dentista può indicare un opportuno trattamento
ortodontico od ortognatico. Negli adulti con usura dentale severa da bruxismo
, si può far confezionare un bite, o doccia occlusale, al fine di prevenire
un danno ulteriore ai tessuti dentali (42).
Apnee notturne
Le apnee notturne (sleep apnea), sia di
origine centrale che di tipo ostruttivo, sono frequenti nel soggetto con SD
(43). L'incidenza dell'apnea ostruttiva è stimata intorno al 31%. Il basso
tono muscolare, combinato a vie aeree più piccole predispone i soggetti a
questa condizione. Il dentista dovrebbe intervistare i parenti in merito alla
presenza del russamento, di posizioni anomale assunte durante il sonno, di
risvegli frequenti, etc. Potrebbe essere utile inviare i pazienti ad
approfondire lo studio della qualità del sonno nei centri specializzati.
Nell'apnea ostruttiva del sonno sono stati messi a punto con successo vari
tipi di trattamenti con apparecchi e trattamenti chirurgici
(44-46).
L'incidenza
dell'apnea notturna di origine centrale, è stata stimata pure molto alta in
questa popolazione. Alcuni studi riportano la presenza in oltre l'89% dei
casi (47,48).
Dal momento che la
maggior parte dei soggetti con SD vive e lavora inserito nel contesto
sociale, il dentista incontra tali pazienti con maggior frequenza di una
volta nella sua attività. Molti pazienti possono essere trattati in
ambulatorio con il minimo o addirittura nessun adattamento. Molti problemi
sistemici sono presenti nella SD e possono interferire con lo stato di salute
orale. Le caratteristiche oro-facciali e le patologie dentali in questa
popolazione possono richiedere frequenti appuntamenti dal dentista. I
pazienti con la SD dovrebbero essere visitati in età precoce (nota
nº6 del traduttore), affinché i familiari o gli assistenti possano
eseguire una buona cura orale domiciliare. La disarmonia del viso e la patologia dentale
devono essere diagnosticate e trattate precocemente, per ridurre al minimo i
problemi futuri . Il dentista
ha la responsabilità di diagnosticare e di saper trattare la patologia
oro-dentale in questo gruppo di pazienti e inoltre di riconoscere i disordini
collegati e indicare le opportune consulenze.
Note della
traduttrice, dott.ssa Maria Paola Giulietti:
1) Nella mia esperienza odontoiatrica (26 anni di attività sui
disabili) non ho riscontrato un' alta frequenza di infezioni del cavo orale
(il medico di base diagnostica le gengiviti e prescrive la prima terapia) le
ragadi labiali sono sempre meno frequenti. I bambini appaiono in migliori
condizioni fisiche ed esteticamente piacevoli per le maggiori attenzioni alla
cura della persona , anche la lingua si presenta sempre meno sporgente dal
cavo orale , seppure in postura bassa. Ciò è da addebitare alla alimentazione
bilanciata, alle migliori condizioni sociali della popolazione e soprattutto
alla maggior attenzione alla cura odontoiatrica con particolare riguardo alla
riabilitazione della muscolatura del viso e del corpo. Tutti i bambini fin dai
primi mesi di vita vengono indirizzati dagli specialisti , tramite
un'informazione capillare eseguita dai neuropsichiatri infantili.
2) A volte è sufficiente abbassare con una fresa diamantata
montata su turbina le cuspidi dei canini mandibolari,quando si nota la
tendenza alla latero-deviazione della mandibola. Se non basta il molaggio si
può decidere per le estrazioni dei canini decidui inferiori . In presenza di
tutti i denti permanenti, è facile avere a che fare con affollamenti
soprattutto nel mascellare superiore,e, in ogni caso questa condizione provoca
l'accumulo di placca batterica negli spazi interdentali, poco raggiungibili
dalle setole dello spazzolino. 3) Andrebbero eseguite sui
solchi dei premolari e dei molari sani entro 20 giorni dalla completa
eruzione, con isolamento del dente sotto diga di gomma , in soggetti
collaboranti. Non è semplice esprimere una diagnosi di esenzione da carie
iniziale dei solchi. Al momento si stanno applicando le nuove procedure
diagnostiche con sonda laser per la rilevazione della carie .
4) Complesso di supporto del dente dato dall'unione tramite
fibre del legamento parodontale tra il cemento dentale e l'osso alveolare.
5) In Europa non è permesso il blocco del paziente con mezzi
di contenzione, ma il personale presente interviene appena il paziente
contrasta il trattamento o rischia di farsi male. E' stato coniato il termine:
"preventive holding" dagli addetti ai lavori , perché non è possibile
rinunciare alla costrizione ,non si può portare il paziente in sala operatoria
per una seduta di igiene orale o per 2 estrazioni di denti decidui. Il
paziente non sempre conserva un bel ricordo della sala operatoria.
6) Già al sesto mese di vita per consigliare gli esercizi di
stimolazione muscolare e la respirazione
nasale.
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