Traduzione in Italiano e commenti (nei riquadri in rosa) di
Maria Grazia Dell'Orto
Pediatra, Ambulatorio del bambino con sindrome di Down
della Clinica Pediatrica dell'Università di Milano Bicocca
Ospedale San Gerardo di Monza Novembre 2004
Reprinted with
permission from Elsevier,
The Lancet.
2003 Apr 12;361(9365):1281-9
Although the translation was done with the permission of Elsevier
the translation has not been reviewed by Elsevier prior to printing.
Tradotto e divulgato a titolo gratuito e di solidarietà
su questo sito con il gentile permesso dell'editore
INDICE:
LA GENETICA DEL CROMOSOMA 21 E LA SINDROME DI DOWN
SCREENING IN GRAVIDANZA, DIAGNOSI PRENATALE ED EPIDEMIOLOGIA
QUALI ATTENZIONI MEDICHE DI DIAGNOSI E CURA SONO INDICATE:
Alla nascita
Malattie da prevenire
Malattie da ricercare indipendentemente dai sintomi
Malattie da indagare se compaiono sintomi
Altre problematiche mediche e bisogni
Sviluppo, comportamento, disturbi psichiatrici e malattia di Alzheimer
Terapie alternative
EPIDEMIOLOGIA DELLASPETTATIVA DI VITA
PRESA IN CARICO E PROBLEMI PSICO-SOCIALI
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
Nel 1959 Lejeune, Gautier e Turpin scoprirono che la sindrome di Down
è legata alla presenza di un terzo cromosoma 211.
Recentemente sono sequenzati (= è stata stabilita la sequenza di
"lettere" del DNA che compongono il patrimonio genetico) i geni
presenti sul cromosoma 21 che dagli iniziali 225 si ritengono ora essere
più di 320.2-3. Esistono gruppi di geni sul cromosoma 21 che
sono coinvolti nelle stesse vie metaboliche o negli stessi sistemi biologici,
ad esempio almeno 16 geni sono coinvolti a livello dei mitocondri nella
produzione di energia e nella produzione di specie reattive
dell'ossigeno.2. Ciò è interessante perché
l'alterata funzione dei mitocondri sembra essere coinvolta nella sindrome di
Down e nella demenza di Alzheimer4,5. Almeno 10 geni influenzano lo
sviluppo anatomico ed il funzionamento del cervello e possono quindi avere un
ruolo nella patogenesi del danno neuronale della sindrome di Down.6
(tab.1). Secondo Schupf e Sergievsky.7 la variazione
nell'età di insorgenza della demenza nella sindrome di Down
dipenderebbe da fattori dell'ospite e dalla sovraespressione del gene APP.
TAB.1 - Geni localizzati sul cromosoma 21 che verosimilmente intervengono
nello sviluppo cerebrale, nella perdita di neuroni e nella patologia
neuronale tipo-Alzheimer
SIMBOLO |
NOME |
POSSIBILE EFFETTO NELLA SD |
SIM2 |
|
Interviene nello sviluppo cerebrale per sincronizzare la divisione
cellulare e stabilire l'appropriata linea cellulare
|
DYRK1A |
|
Interviene nello sviluppo cerebrale: viene espresso durante la
proliferazione dei neuroblasti ed è ritenuto un importante omologo
nella regolazione delle cinetiche del ciclo cellulare durante la divisione
cellulare
|
GART |
|
Interviene nello sviluppo cerebrale:è espresso durante lo
sviluppo prenatale del cervelletto
|
PCP4 |
|
Interviene nello sviluppo cerebrale: non se ne conosce ancora la
funzione ma è stato trovato esclusivamente nel cervello e soprattutto
nel cervelletto
|
DSCAM |
|
Interviene nello sviluppo cerebrale ed è un gene candidato per
le cardiopatie: è espresso in modo ubiquitario nel cervello,
verosimilmente con un ruolo nell'espansione assonale durante lo sviluppo del
SNC
|
GRIK1 |
|
Interviene nella perdita di neuroni con una funzione sconosciuta;
è stato trovato nella corteccia durante la vita fetale e nelle prime
fasi della vita post-natale e nei primati adulti, soprattutto nelle cellule
piramidali della corteccia
|
APP |
|
Interviene nella patologia tipo Alzheimer: sembra essere coinvolto
nella plasticità, nella espansione neuritica e nella neuroprotezione
|
S100B |
|
Interviene nella patologia tipo Alzheimer stimolando la proliferazione
gliale
|
SOD1 |
|
Forse è implicato nell'invecchiamento precoce: trasporta nella
cellula molecole libere superossido e producendo acqua ossigenata e ossigeno
|
Sappiamo ancora poco sulle cause della non-disgiunzione che portano alla
SD. Alcuni studi 8,9 ma non altri10 l'hanno associata
con alcuni polimorfismi nei geni che codificano enzimi del metabolismo dei
folati. I folati sono necessari per il metabolismo del gruppo metile, compresa
la metilazione del DNA e quindi per il controllo dell'espressione dei geni.
Almeno 6 geni sul cromosoma 21 potrebbero avere un ruolo nel metabolismo dei
folati o dei gruppi metilici 2,11-15. Sembra che16
nella valutazione dei polimorfismi genici in questa via metabolica debbano
essere tenuti in considerazione sia il genotipo della madre sia il genotipo
dell'embrione e ciò potrebbe spiegare alcune delle discrepanze
riscontrate.
L'impiego di modelli di SD nei topi è uno degli approcci più
promettenti riguardo la comprensione del fenotipo (l'aspetto esteriore di un
individuo). I geni trovati sul cromosoma 21 umano sono stati identificati su
tre cromosomi separati nel topo17. La trisomia completa del
cromosoma 16 nel topo è di solito letale, tuttavia Reeves e
colleghi18 sono riusciti a produrre topi con una trisomia parziale
del cromosoma 16 e che mostrano molte delle caratteristiche osservate nelle
persone con SD, come il deficit di apprendimento19, un'alterazione
dello sviluppo del cranio e della faccia20 ed alterazioni
neuropatologiche associate alla demenza di Alzheimer21.
top
La diagnosi di SD viene posta tramite il cariotipo che può essere
eseguito prima della nascita in seguito all'identificazione di fattori di
rischio o dopo la nascita in base alle caratteristiche cliniche del neonato
(tab. 2) 22.
TAB.2 - Le caratteristiche cliniche (=fenotipo) della
SD
Brachicefalia= testa appiattita a livello
dell'occipite |
Brachidattilia= dita corte |
Mani tozze |
Atresia duodenale= malformazione a carico della prima parte
dell'intestino che non è canalizzato |
Epicanto= piega cutanea che copre l'angolo interno
dell'occhio |
Clinodattilia del 5° dito= il mignolo è inarcato verso le
altre dita della mano |
Radice del naso piatta |
Ipotonia |
Lassità legamentosa= le articolazione sono più
estensibili |
Ritardo mentale |
Bocca aperta |
Bassa statura |
Ampio spazio tra il 1° ed il 2° dito del piede |
La diagnosi prenatale per le anomalie cromosomiche è stata
introdotta per la prima volta negli anni Settanta e si limitava
all'amniocentesi eseguita nel secondo trimestre. Attualmente lo standard
assistenziale negli USA è di proporre uno screening di gravidanza per
le anomalie cromosomiche e la spina bifida tramite un esame del sangue a tutte
le donne, facendo seguire una diagnosi citogenetica prenatale se indicata. Il
cosiddetto triplo-test (misurando l'alfa feto proteina, la gonadotropina
corionica umana e l'estriolo non coniugato nel sangue materno) nel primo
trimestre ha una tasso di individuazione del 69% con un 5% di falsi
positivi23. La ricerca sta cercando di migliorare la
sensibilità e la specificità dello screening per ridurre od
eliminare la necessità di ricorrere a metodiche diagnostiche invasive
come il prelievo dei villi coriali o l'amniocentesi24. L'uso
combinato del test sul sangue materno e dell'ecografia per rilevare lo
spessore della plica nucale può arrivare ad un tasso di individuazione
dell'80-85% con un 5% di falsi positivi25.
L'impiego per la diagnosi prenatale di cellule fetali presenti nella
circolazione materna26 potrebbe eliminare la necessità di
eseguire l'amniocentesi, tuttavia esistono ancora alcune difficoltà
tecniche e biologiche nell'isolare le cellule fetali dal sangue materno. In
alcuni centri dove si pratica la fertilizzazione in vitro, è
disponibile come opzione preventiva lo screening
pre-impianto27.
Il calcolo della frequenza della SD varia se si tiene conto dell'età
materna, dell'epoca della gestazione in cui viene fatta la diagnosi e dei
feti persi per le manovre invasive di diagnosi prenatale o per gli
aborti28,29. In un articolo francese di 280 feti con SD, il 27%
sono stati abortiti volontariamente, il 4% sono stati abortiti spontaneamente
tardivamente o sono nati morti ed il 12% è morto nel primo anno di
vita; inoltre il 12% non sono stati riconosciuti dai genitori e dichiarati
adottabili. Dei 33 bambini (12%) che sono morti nel primo anno di vita, 22
avevano problemi medici, due sono morti "in culla", uno è
stato ucciso e altri 8 sono deceduti per cause inspiegate30.
Articoli da altre nazioni riportano andamenti simili nelle ultime due decadi.
Il numero di feti con SD concepiti è aumentato dal momento che è
aumentata l'età media in cui le donne restano gravide ma è
aumentato anche il numero delle interruzioni di gravidanza cosicché la
incidenza della SD è complessivamente scesa da 1 su 700 ad
1/100031-35.
top
L'Accademia Americana di Pediatria36 ed il Down's Sindrome
Medical Interest Group37 hanno elaborato delle linee-guida per la
gestione medica delle persone con SD. Sono disponibili anche dei lavori
riassuntivi ("reviews") sulle problematiche mediche degli
adolescenti38 e degli adulti39. La tabella 5 fornisce
indicazioni sulla gestione di una persona con sindrome di
Down36,37.
TAB.5 - Gestione della SD
EFFETTUARE (= ricercare tramite visita ed eventuali esami) |
| ecocardiogramma |
| valutazione oculistica |
| valutazione dell'udito |
PREVENIRE: |
| obesità |
| patologie periodontali |
MONITORARE (effettuare esami periodici per ricercare patologie che possono essere diagnosticate in fase precoce o asintomatica): |
| celiachia |
| funzionalità della tiroide |
VIGILARE (nell'interpretazione di segni e sintomi tenere presente l'aumentato rischio di e quindi eseguire esami nei soggetti sintomatici): |
| artrite |
| instabilità atlo-assiale |
| diabete mellito |
| apnee ostruttive nel sonno |
| crisi epilettiche |
VALUTARE: |
| Sessualità e salute riproduttiva |
| Problemi dermatologici |
| Problemi comportamentali |
| Crescita e sviluppo |
top
A breve intervallo dalla nascita in tutti i bambini con SD dovrebbero
essere ricercate cardiopatie congenite, deficit uditivi e problemi oculari.
Circa le metà dei bambini con SD presenta una cardiopatia
congenita40; le anomalie più frequenti sono i difetti del
setto atrioventricolare (45% dei neonati con SD) e i difetti interventricolari
(35%); possono verificarsi inoltre difetti interatriali tipo ostium secundum
(8%), persistenza del dotto arterioso di Botallo (7%), tetralogia di Fallot
(4%) e altre cardiopatie. Tutti concordano che il neonato con SD debba essere
sottoposto ad un ecocardiogramma36,37. I sintomi di una cardiopatia
grave infattipossono essere assenti o mascherati dalla tendenza dei bambini
con SD a sviluppare resistenze a livello del circolo polmonare. Gli
adolescenti e i giovani adulti senza cardiopatie già note possono
andare incontro al prolasso della mitrale (46%) e all'insufficienza aortica
(17%)41. La maggior parte degli esperti raccomanda una valutazione
degli adulti che hanno sintomi o segni di malattia valvolare all'esame
obiettivo37 mentre alcuni raccomandano una seconda valutazione
cardiologia per tutti i giovani adulti42.
L'identificazione e il trattamento dell'ipoacusia è una parte
importante delle valutazioni mediche delle persone con SD. Tra il 38 ed il 78%
delle persone con SD ha problemi di udito43-45 che possono essere
trasmessivi, neurosensoriali o misti.. La gestione medica comprende
frequentemente anche la terapia dell'otite media e dell'otite media sierosa.
Sono frequenti gli interventi chirurgici con combinazioni di posizionamento di
drenaggi endotimpanici, adenoidectomia e tonsillectomia. Sono stati anche
usati la terapia della parola, il linguaggio dei gesti e metodi di
comunicazione assistita oltre a protesi acustiche ed impianti cocleari. I
risultati di L'efficacia dei drenaggi endotimpanici nei bambini con SD
è controversa: due studi 46-47 hanno mostrato scarso
miglioramento del deficit uditivo dopo posizionamento dei drenaggi ed una
maggiore frequenza di complicanze e sequele nei bambini con SD, mentre i
risultati preliminari di un altro studio48 suggeriscono che
è necessario un atteggiamento aggressivo di sorveglianza e trattamento
dell'otite media cronica con effusione se si vuole mantenere un udito
normale.
Le linee guida raccomandano valutazioni oculistiche a partire dalla nascita
o comunque non oltre i 6 mesi di vita- per identificare cataratte congenite o
altre anomalie congenite come il glaucoma, sebbene alcuni medici non siano
pienamente d'accordo36,37,49. I disturbi oculari diventano
più frequenti col passare degli anni: circa il 38% dei bambini sotto
l'anno e l'80% di quelli tra 5 e 12 anni hanno patologie che richiedono
controlli periodici o interventi. I disturbi più frequenti sono i
disturbi rifrattivi (35-76%), lo strabismo (25-57%) ed il nistagmo
(20%)49-52. Pertanto i controlli oculistici dovrebbero avere
scadenza annuale per identificare errori di rifrazione che possono svilupparsi
nell'infanzia e per diagnosticare precocemente altre patologie come il
cheratocono e le opacità corneali- che potrebbero svilupparsi a partire
dalla seconda decade52.
top
Un obiettivo molto importante è la prevenzione dell'obesità.
Le persone con SD hanno tassi metabolici a riposo ridotti53,54
che contribuiscono ad una maggiore incidenza di obesità rispetto ad
altri individui55 Solitamente i bambini piccoli con SD sono minuti rispetto
alla loro altezza, divengono successivamente proporzionati, poi in soprappeso
ed infine, dai 3-4 anni, obesi nella maggior parte dei casi. L'impiego di
curve di crescita specifiche per la SD è in particolar modo utile nel
valutare se l'iniziale sproporzione tra peso (esile) ed altezza è
anormale56 Il controllo della crescita e la prevenzione
dell'obesità devono iniziare a due anni e comprendono le scelte
alimentari, interventi comportamentali, attività fisica e
attività sociali. Negli adulti un indice di massa corporea ridotto
è correlato con variabili nello stile di vita, soprattutto
soddisfazione nelle amicizie e accesso a svaghi e a momenti
sociali57 La dieta dovrebbe essere programmata in modo tale da
privilegiare cibi ricchi di nutrienti e con un alto contenuto di fibre e sono
poveri di grassi e calorie. L'apporto calorico totale dovrebbe essere
inferiore a quello giornaliero raccomandato e dovrebbe essere tenuta in
considerazione la supplementazione di vitamine e sali minerali, in
particolari di calcio e vitamina D dal momento che le persone con SD adulte
hanno una densità ossea ridotta rispetto ai controlli58
Impostare un programma di attività fisica è particolarmente
importante sia per il controllo del peso sia per mantenere un'adeguata
densità ossea.
Nelle persone con SD, cure odontoiatriche regolari hanno lo scopo di prevenire
le patologie del periodonto che colpiscono tutti e sembrano essere legate ad
alterazioni della flora batterica buccale59. La spazzolatura
quotidiana accompagnata da visite odontoiatriche ogni 6 mesi possono
prevenire le patologie periodontali e la conseguente perdita di denti.
Problemi ortodontici si verificano in quasi tutte le persone con SD per la
correzione dei quali sarebbe necessaria la collaborazione del bambino nel
sopportare il fastidio legato agli apparecchi e alle procedure ortodontiche,
collaborazione spesso mancante59.
top
La frequenza della celiachia e dell'ipotiroidismo è tale da rendere
consigliabile una politica di screening (cercare in tutti i pazienti la
malattia a prescindere dai sintomi, con controlli periodici degli esami).
Queste malattie possono presentarsi senza sintomi o con gli stessi sintomi che
sono frequentemente associati alla SD.
La celiachia è una patologia intestinale che si manifesta in soggetti
con una predisposizione genetica; è innescata dall'assunzione per bocca
di glutine di frumento, segale e orzo. Da quando è possibile dosare
anticorpi presenti nel sangue ed effettuare biopsie pediatriche, è
aumentato il numero di casi diagnosticati60 e la frequenza nelle
persone con SD potrebbe aggirarsi intorno al 4,6-7,1%61-64. I
deficit di peso ed altezza sulle curve di percentili per la SD non dovrebbero
essere usati come unica indicazione per eseguire gli esami perché non
sempre sono presenti. Anche nei soggetti sintomatici, è stato
riscontrato un ritardo di 3,8 anni tra l'inizio della sintomatologia e la
diagnosi di celiachia.
E' ancora controverso se tutte le persone con SD debbano essere sottoposte
agli esami per la celiachia o se debba essere effettuata un'unica valutazione
a 24 mesi di età come raccomandato dal Down's sindrome Interest
Group37. L'aumentata evidenza che la celiachia è frequente
nelle persone con SD rende probabile che unanimemente si riterrà
necessario sottoporre agli esami tutte le persone con SD.
Lo screening per la tiroide alla nascita, a 6 mesi e poi annualmente misurando
l'fT4 ed il TSH è raccomandato universalmente. I segni e i sintomi di
ipotiroidismo possono svilupparsi lentamente e possono essere difficili da
distinguere da quelli propri della SD65. Un neonato con SD su 141
ha un ipotiroidismo congenito persistente, (rispetto a 1 su 4000 nella
popolazione generale) 66. La causa dell'ipotiroidismo congenito non
sembra essere una agenesia (=mancato sviluppo) della tiroide, avendo la
maggior parte dei neonati una scintigrafia normale67. Tutte le linee guida
raccomandano un controllo annuale degli esami tiroidei dal momento che la
frequenza dell'ipotiroidismo aumenta con l'età ed è stato
trovato in oltre il 15% delle persone con SD36.
In genere le persone con una concentrazione di tiroxina normale o appena
modificata ma con valori di TSH superiori a 10 mU/L, sono ritenute presentare
un ipotiroidismo compensato e sono poste in terapia68. Comunque non
tutti gli esperti sono d'accordo sull'inizio della terapia in questi
soggetti69. Non è stato ancora dimostrato se il dosaggio
degli anticorpi contro la tiroide sia utile o meno per decidere se trattare o
meno valori di TSH persistentemente elevati. In uno studio longitudinale di 5
anni su 101 bambini con SD, Selikowitz70 non ha trovato differenze
di altezza e di sviluppo tra quelli con valori leggermente aumentati di TSH,
con un ipotiroidismo compensato e quelli con TSH normale. In uno studio
longitudinale della funzione tiroidea in 85 persone con SD di 25 anni o meno,
Karlsson e colleghi65 hanno posto in trattamento 30 persone con TSH
lievemente o fortemente aumentato che avevano concentrazioni di tiroxina basse
o ai limiti inferiori della norma e sintomi di ipotiroidismo; riferiscono di
un aumento di altezza in 7 pazienti.. Sono necessarie ulteriori discussioni e
dati aggiuntivi per dirimere la controversia.
top
Molte malattie come l'artrite, l'instabilità atlo-assiale, il
diabete mellito, la leucemia, le apnee ostruttive del sonno e le crisi
comiziali si verificano più frequentemente nelle persone con SD che
nella popolazione generale ma non così frequentemente da rendere
raccomandabili di routine esami per il monitoraggio.
Una patologia delle articolazioni simile all'artrite cronica giovanile si
verifica nell'1-2% dei bambini e degli adolescenti con SD21. Dal
momento che l'intervallo medio tra l'insorgenza dei sintomi e la diagnosi
è di 3,3 anni (varia da 3 mesi a 9 anni) in questi soggetti rispetto
ad un intervallo di 0,7 anni negli altri bambini, è auspicabile un
atteggiamento di vigilanza. Nella SD la malattia è associata a
sublussazioni articolari e con dislocazioni della patella, della colonna
cervicale e di altre articolazioni nel 55% dei soggetti con
artrite72.
Non è chiara l'importanza di un lieve aumento delle concentrazioni di
acido urico nel sangue, osservato nella maggior parte delle persone con
SD73. Comunque sono stati riportati casi di persone con SD affette
anche da gotta e la frequenza di questo problema potrebbe aumentare con
l'aumento dell'aspettativa di vita delle persone con SD74.
Nei bambini con SD è controverso sia lo screening sia la gestione della
sublussazione della colonna cervicale75,76. L'eccessiva
mobilità dell'articolazione tra atlante (C1) ed epistrofeo (C2) viene
definita "instabilità atlantoassiale". La metodologia
raccomandata per identificare l'instabilità atlanto assiale è
stata una radiografia in proiezione laterale del collo, in posizione neutra,
in flessione ed estensione. Le persone con uno spazio atlante-dente superiore
a 4,5-5 mm sono ritenute avere una sublussazione, con o senza sintomi.
Segnalazioni di una scarsa riproducibilità radiologica e tra gli
operatori77 hanno indotto alcuni studiosi a concludere che queste
radiografie sono "di potenziale ma non dimostrato valore nell'individuare
soggetti a rischio di sviluppare una lesione alla colonna durante le pratiche
sportive" 78. Circa il 13% delle persone con SD ha uno spazio
aumentato ma sono asintomatiche. Un ulteriore 2% di persone con SD sviluppa
sintomi e segni di compressione midollare come cambiamenti nella marcia,
perdita del controllo degli sfinteri, ipereflessia, dolore al collo,
torcicollo, tetraparesi o teraplegia. Alcuni studi di follow-up di bambini
con instabilità atlantoassiale asintomatica non hanno mostrato lo
sviluppo di sintomi clinici, sia con che senza restrizioni di attività
fisiche specifiche ritenute rischiose per lo sviluppo di
sintomatologia79,80. Tali dati sollevano dubbi sulla restrizione
dell'attività nelle persone con instabilità asintomatica e
l'efficacia delle metodiche attuali di screening. Sfortunatamente in molti
pazienti i sintomi restano non riconosciuti per settimane o anni, diminuendo
la probabilità di reversibilità78. La gestione dei
pazienti con sublussazione sintomatica richiede la stabilizzazione immediata e
l'eventuale ricorso alla chirurgia. Sfortunatamente l'esito della
stabilizzazione chirurgica è spesso insoddisfacente81,82.
Il diabete mellito si sviluppa in circa l'1% dei bambini e degli adolescenti
con SD83. Sebbene non sia indicato un controllo regolare degli
esami per il diabete, tale diagnosi va tenuta prontamente presente in presenza
di segni e sintomi suggestivi.
Le persone con SD sono più soggetti degli altri ad avere alcune
alterazioni ematologiche o vere e proprie patologie. Queste comprendono la
policitemia (aumentato numero di globuli rossi nel sangue) nei neonati (nel
64%)84, la macrocitosi (globuli rossi più grandi) nel
66%85, malattie mieloproliferative transitorie (dette anche
"reazioni leucemoidi"), leucemia mieloide acuta e leucemia
linfoblastica acuta86.
La malattia mieloproliferativa transitoria è una forma di leucemia
autolimitantesi che per ragioni sconosciute regredisce spontaneamente
dall'età di 2-3 mesi. Si manifesta quasi esclusivamente nei neonati con
SD e sembra colpire il 10% dei neonati. La gestione della patologia è
conservativa e consiste nell'attesa con controlli ravvicinati o con una
terapia di supporto. Alcuni bambini affetti sviluppano successivamente una
mielodisplasia o più frequentemente una leucemia acuta
megacarioblastica, di solito tra 1 e 3 anni. Nei primi anni di vita i bambini
con una storia di malattia mieloproliferativa transitoria richiedono controlli
clinici e dell'emocromo86.
Sebbene la leucemia linfoblastica acuta fosse in precedenza stimata insorgere
circa 4 volte più frequentemente della leucemia mieloide acuta (il
più delle volte megacarioblastica) nella SD, si ritiene oggi che le due
forme di leucemia insorgano con uguale frequenza (1 su 300) 86.
Nella SD la leucemia mieloide acuta insorge tra 1 e 5 anni (mediana 2 anni).
Tra il 20 ed il 69% dei pazienti con una leucemia mieloide acuta e SD presenta
una mielodisplasia caratterizzata per mesi da piastrinopenia in peggioramento
e seguita da anemia. I pazienti con SD, trattati per LMA seguendo gli adeguati
protocolli di terapia, hanno una prognosi migliore di quelli che non vengono
trattati o ricevono una minima terapia..
Mentre la sindrome mielodisplasica e la leucemia megacarioblastica acuta sono
malattie distinte con caratteristiche peculiari nei bambini piccoli con SD, la
leucemia linfoblastica acuta mostra caratteristiche analoghe nei bambini con e
senza SD. I pazienti con SD che ricevono una terapia standard per la LLA
tollerano meno bene la terapia ma non mostrani differenze di prognosi a 5
anni. Gli studi molecolari non hanno ancora fornito una spiegazione alla
predisposizione alla leucemia dei bambini con SD86.
Apnee ostruttive del sonno vengono spesso osservate in persone con SD,
probabilmente per l'ipoplasia della regione mediana del volto. L'intervento
chirurgico per evitare l'ipossemia e un possibile cor polmonare non sempre
è risolutivo. Una terapia con l'ossigeno sotto pressione durante il
sonno può essere indicata ma non è facilmente
tollerata87.
L'8% dei soggetti con SD sviluppa epilessia, il 40% entro il primo anno di
vita, un altro 40% nella terza decade di vita88. I bambini
sviluppano spasmi infantili e crisi tonico-cloniche con mioclono; gli adulti
crisi parziali semplici o complesse88. Circa la metà dei
bambini con spasmi infantili ottiene la remissione delle crisi ed un parziale
recupero dello sviluppo; nell'altro 50% che continua ad avere
crisi89,90, la prognosi non sembra essere influenzata dal tipo di
terapia (acido valproico, ACTH o entrambi)89.
top
Nelle adolescenti con SD l'età di comparsa dei primi segni di
sviluppo puberale è la stessa che nelle altre adolescenti91.
Nei ragazzi con SD i caratteri sessuali primari e secondari e le
concentrazioni di ormoni ipofisari e testicolari sono simili agli altri
adolescenti maschi92. Le donne possono avere bambini90
mentre la capacità riproduttiva è diminuita nei
maschi93,94.
Le linee guida raccomandano un esame pelvico nelle donne con SD che sono
sessualmente attive o con problemi mestruali. Può essere difficoltoso
il controllo dell'igiene mestruale. Una combinazione di addestramento alle
abilità familiari, un programma di modificazione comportamentale ed una
trattamento ormonale possono essere utili. La sindrome premestruale può
manifestarsi con l'associazione di episodi di comportamento autistico e crisi
comiziali in coincidenza con (o appena prima) il ciclo mestruale. Le pazienti
possono rispondere alla terapia con piridossina, diuretici premestruali,
pillola anticoncezionale a basso dosaggio, o medrossiprogesterone.
L'educazione sessuale dovrebbe mirare all'importanza della datazione,della
sessualità e di tutte le relazioni95. L'insorgenza della
menopausa per le donne con SD è più precoce (47,1 anni) che per
le donne con ritardo mentale che non hanno la SD (49,3 anni) o per le donne
senza ritardo mentale (51 anni) 96.
L'87% dei bambini con SD sviluppa una patologia cutanea associata alla
sindrome, come la cheratosi palmoplantare (40,8%), xerosi cutanea (9,8%),
dermatite seborroica (30,9%), lingua fissurata (11,2%) e cutis mormorata
(12,6%)97. Dall'adolescenza, i problemi dermatologici risultano
fastidiosi, specialmente la follicolite che si sviluppa nel 50-60% degli
adolescenti98. I problemi cutanei che sono particolarmente
disturbanti negli adolescenti e negli adulti con SD includono la dermatite
atopica, infezioni fungine della cute e delle unghie, dermatite seborroica e
xerosi. Possono essere responsivi alle terapie standard ma specialmente le
infezioni fungine possono essere gravi e richiedere una terapia più
aggressiva. Patologie autoimmuni come vitiligine e alopecia possono
verificarsi più frequentemente nei soggetti con SD che nella
popolazione generale99.
Le persone con SD sono state descritte avere un'andatura "alla
Chaplin" con rotazione esterna delle anche, ginocchia in flessione e
valghe e le tibie ruotate esternamente.. Nell'infanzia il piede piatto-valgo
con marcata pronazione del piede crea problemi con una deambulazione stabile.
Negli adolescenti e negli adulti la deambulazione può essere
compromessa dall'alluce valgo e deformità a martello delle dita oltre
che da fascite plantare, affaticamento ed esordio precoce di artrite del piede
associata a piede piatto grave100. Può essere necessaria la
consulenza specialistica di un ortopedico o di un podologo.
top
Il livello di sviluppo differisce molto tra le persone con SD. Se nella
prima parte dell'infanzia il loro sviluppo si colloca ai limiti inferiori
dello sviluppo cognitivo normale, il quoziente intellettivo diminuisce nella
prima decade di vita. Durante l'adolescenza il livello di sviluppo arriva a
plateau e si mantiene durante l'età adulta101.
L'apprendimento può essere rallentato dalla messa in atto strategie di
evitamento quando la persona si confronta con sfide
cognitive102.
Sebbene tutte le tappe dello sviluppo seguano la normale sequenza, un
deficit nella produzione di linguaggio relativo alle altre aree dello sviluppo
, spesso causa una difficoltà sostanziale103.
Le persone con SD hanno più problemi comportamentali e psichiatrici
degli altri bambini ma meno rispetto ad altri bambini con ritardo mentale. Il
17,6% delle persone con SD con meno di 20 anni ha un disturbo psichiatrico,
il più delle volte un disturbo comportamentale come deficit di
attenzione.iperattività (6,1%), un disturbo oppositivo della condotta
(5,4%) o un comportamento aggressivo (6,5%). Il 25,6% degli adulti con SD ha
un disturbo psichiatrico, il più delle volte depressione maggiore
(6,1%9 o comportamento aggressivo (6,1%)104. La duplice diagnosi di
SD ed autismo ha suscitato molta attenzione; sebbene sia stata riscontrata
un'associazione, articoli recenti suggeriscono una frequenza intorno al
7%105 e grandi ritardi nella diagnosi106,107.
Negli adulti con SD, cambiamenti neuropatologici tipici della malattia di
alzheimer di solito si sviluppano nella quinta decade di vita.. I segni
clinici ed i sintomi della malattia di Alzheimer sono stati osservati nel 75%
delle persone sopra i 60 anni e sono rappresentati il più delle volte
da crisi comiziali (58%), cambiamenti nella personalità (46%), segni
neurologici focali (46%), apatia (36%) e perdita di abilità
conversazionali (36%). In ogni persona adulta nella quale venga presa in
considerazione la diagnosi di malattia di Alzheimer, una valutazione medica
completa dovrebbe essere effettuata108 per individuare ogni
patologia trattabile come le patologie tiroidee o la
depressione109.
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Per decenni gli interventi nutrizionali sono stati terapie popolari ma
controverse per la SD. Trials clinici di supplementi tradizionali hanno avuto
problemi metodologici e non hanno mostrato alcuna efficacia110.
Teoricamente gli antiossidanti potrebbero migliorare alcuni dei problemi
clinici associati con la SD. Lo stress ossidativo viene messo in relazione a
difetti immunitari, a tumori, a difficoltà di linguaggio di vario grado
e all'invecchiamento precoce. Nella SD l'attività della superossido
dismutasi, un enzima chiave nel metabolismo dei radicali liberi dell'ossigeno
è aumentata. Questo potrebbe portare ad un danno ossidativo. I
risultati di studi nei topi trisomici e nelle persone con SD offrono ulteriori
prove di un aumentato stress ossidativo110. Sono in corso trials
clinici di trattamenti con antiossidanti nella SD, i cui risultati non sono
ancora noti.
Il farmaco che ha ricevuto il maggiore interesse per il trattamento dei
problemi cognitivi nella SD è il piracetam. Questo farmaco appartiene
al gruppo dei farmaci pensati per migliorare le funzioni cognitive in
situazioni di disfunzioni cerebrali. In Canada è stato condotto uno
studio randomizzato a doppio cieco su 25 bambini con SD tra 6,5 e 13 anni
trattati con piracetam. Le prove di attenzione, apprendimento, e le funzioni
neurocognitive non hanno mostrato alcun miglioramento sostanziale rispetto
all'uso di un placebo. Comunque 7 bambini su 18 che hanno completato lo studio
hanno associato effetti di stimolazione sul SNC compresi aggressività
(4 bambini), agitazione (2), sessuale (2), sonno disturbato (1) e
diminuzione dell'appetito (1) 111.
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Negli ultimi 15 anni i ricercatori hanno osservato in molte nazioni un
sostanziale aumento della età mediana di morte nelle persone con
SD112. In uno studio di sorveglianza su 17897 individui con SD
compilatoper il periodo 1983-97, l'età mediana di morte è
passata dai 25 anni nel 1983 a 49 anni nel 1997 (p<0,0001). Tenendo conto
dell'appartenenza razziale, l'età mediana è risultata
significativamente più alta nei bianchi che nei neri e nelle persone di
altre razze. Sulla base dei risultati ricavati dai certificati di morte, le
principali cause di morte sono risultate le cardiopatie congenite (SMOR=29,1),
la demenza (21,2), l'ipotiroidismo (20,3) o la leucemia (1,6). Eccetto che per
la leucemia e i tumori testicolari, la mortalità per tumori maligni
nei soggetti con SD era bassi113.
Sebbene i bambini siano a rischio aumentato di leucemia, i soggetti con SD
hanno un rischio ridotto di tumore solido in tutti i gruppi di
età114. Quando la longevità delle persone con SD
è confrontata con quella delle persone con ritardo mentale in generale,
gli indicatori funzionali di sopravvivenza non differiscono. Nei bambini di
età inferiore a 11 anni, il principale indicatore di scarsa
sopravvivenza è l'essere immobilizzati o nutriti con sondino; mentre
nel gruppo compreso tra 11 e 39 anni, la deambulazione è il migliore
indicatore di sopravvivenza115. Questi dati si riferiscono alla
popolazione americana e potrebbero essere diversi se riferiti ad altre
zone.
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Molti operatori diversi e molti medici specialisti hanno un ruolo nella
presa in carico di un bambino con SD e della sua famiglia. Collaborano per
lo screening prenatale, la diagnosi alla nascita, le problematiche di salute,
il materiale informativo116-25, i gruppi di genitori, le difese dei
diritti, le scelte educative, il lavoro ed il passaggio alle
opportunità di vita adulta. La qualità della presa in carico ed
il modo in cui viene presentata sono molto importanti. Fortunatamente la
maggioranza dei professionisti e degli operatori più esperti hanno
già lavorato con persone con sindrome di Down.
Negli USA circa 30-40 anni fa, i bambini con SD erano spesso inviati alla
nascita negli istituti. Durante gli ultimi 20 anni, si è sviluppata la
tendenza a inserire i bambini nel sistema educativo entro i primi mesi di
vita per stimolare lo sviluppo, a inserire i bambini in classi normali con
un'insegnante di sostegno e a ricorrere ad aiuti per il lavoro e le situazioni
di vita adulta. Per ottenere risultati positivi si deve favorire lo sviluppo
della capacità di portare a termine le diverse attività senza
aiuto, la volontà di separarsi affettivamente dai genitori e l'accesso
ad attività personali ricreative126,127.
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Il miglioramento della qualità di vita delle persone con sindrome di
Down è soprattutto dovuto al fatto che ora i bambini non subiscono
più le deprivazioni dovute alla istituzionalizzazione, ma crescono
nell'ambiente naturale della famiglia. E' normale che la comunicazione della
diagnosi di sindrome di Down determini all'inizio un profondo disorientamento
nei genitori. Ma con il tempo vengono assorbiti dall'attenzione affettuosa e
la cura per il proprio bambino. Viene a volte riferito che il bambino con SD
è più felice e più amabile degli altri bambini, ma i
ricercatori hanno osservato che i bambini con SD hanno un temperamento
variabile come quello di tutti gli altri bambini. Fortunatamente molte
persone con SD hanno una vita produttiva, soddisfacente e sono una fonte di
orgoglio e conforto per le loro famiglie.
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