From:
"Debora"
To: info@conosciamocimeglio.it
Cc: sorelle.fratelli@virgilio.it
Date: Wed, 15 Jan 2003
Ciao Carla,
mi chiamo Debora, ho 25 anni, ed ho una bellissima sorellina Down di 35
anni di nome Silvia. Ho letto la tua lettera riguardante tua sorella Giulia
e mi sono venuti i brividi perché sembravano che fossero esattamente
le mie
parole, i miei pensieri, i miei sentimenti?? tutto coincide"! Vorrei
raccontarti un pochino la mia storia perché ho bisogno di parlare
con
qualcuno che capisca veramente che cosa rappresenta per me mia sorella????
Silvia è nata a Milano nel 1967 e per i miei genitori è
stato un colpo
davvero duro perché secondo i medici era una bambina perfettamente
sana
mentre quando è nata si è scoperto che era Down. I primi
giorni la notizia
non è stata accettata molto bene ma non appena i miei genitori
hanno
portato a casa la mia sorellina??? è stato subito amore. Silvia
è colpita
al cervello al 100%, quindi è necessario lavarla, vestirla, pettinarla
come
una bimba piccola. I miei genitori l'hanno sempre seguita e non posso
fare
a meno di essere fiera di loro perché le hanno sempre donato tutto
l'amore
possibile; ogni giorno la portano a camminare perché ha bisogno
di fare
tanto movimento (tende ad ingrassare come tutti i Down), la portano a
ballare ogni domenica insieme ai nostri parenti e amici dato che le piace
tanto la musica, la vestono come una bambolina e la trattano come una
principessa. Hanno però fatto tanti sacrifici e hanno anche sofferto
tanto
a causa della malvagità e dell'ignoranza delle persone ma hanno
trovato una
forza interiore che li ha spinti ad andare avanti e a vivere per lei.
Io sono nata nel 1977 dopo ben 10 anni. Da piccolina mi vergognavo ad
uscire con lei perché le persone si giravano a guardarla e poi
i bambini mi
prendevano in giro dicendo che avevo la sorella handicappata. All'inizio
quindi non è stato facile ma poi i miei genitori hanno cercato
di spiegarmi
che Silvia era diversa da me, che dovevo donarle tanto affetto e che se
prestavano più attenzione a lei non era perché non mi volevano
bene ma
perché lei aveva più bisogno di me. Piano pianino ho iniziato
a capire e
quindi a proteggerla (la soddisfazione più grande è stata
quella di tirare
un pugno sul naso ad una bambina che l'aveva offesa o di girarmi per strada
verso le persone che la fissavano e dire: "c'è qualche problema?").
Da quel
momento in poi mia sorella è diventata la persona più importante
della mia
vita, è la mia forza, e devo ringraziare solo lei se adesso mi
dicono tutti
che sono così "bella dentro": mi sono accorta di avere
sviluppato una
sensibilità immensa e se sono così affettuosa con le persone
lo devo a lei
perché i miei genitori mi hanno sempre detto di abbracciarla, baciarla,
donarle tanto affetto?ed è diventato il mio modo di essere. Quindi
hanno
ragione a scrivere che la nascita di un bambino Down porta sui fratelli
più
aspetti positivi che negativi e non solo non distrugge una famiglia ma
può
rafforzarne i legami.
Ciò che mi dispiace tanto è di essere nata troppo tempo
dopo perché sono
sicura che avrei potuto aiutarla a crescere meglio, a stimolarla di più
perché mi ascolta, mi parla e cerca di fare quello che faccio io.
Non che i
miei genitori non l'abbiano cresciuta bene ma l'hanno coccolata troppo,
l'hanno tenuta nella bambagia ed è proprio vero che saprebbe fare
tutto, ma
non gliel'hanno mai fatto fare.
Un argomento su cui sono sempre in contrasto con i miei genitori è
il mio
futuro e quello di mia sorella. Mi fanno arrabbiare perché dicono
che
Silvia non dovrà assolutamente influenzare la mia vita se per caso
non ci
saranno più, ma non capiscono che non potrei mai vivere lontana
da lei. Fa
parte di me, è la metà del mio cuore, resterà sempre
con me e non la
lascerò mai a nessun altro. E il mio ragazzo dovrà sapere
che c'è anche
lei, accettarla e volerle bene perché altrimenti perderà
anche me (e su
questo punto sono irremovibile)! Non potrei mai vivere pensando di averla
affidata a qualcun altro, morirei dal dolore.
Sono convinta comunque che solo chi vive con questi ragazzi può
capire
veramente quanto sono importanti nella vita di ognuno, quanta gioia e
felicità portano e soprattutto quanto si è fortunati ad
averli vicini.
Adesso io e lei siamo inseparabili, ci vogliamo un bene immenso e non
la
scambierei mai al mondo con nessun altra sorella. Le dico sempre che è
il
mio angioletto perché mi dona tanto amore e ti assicuro che per
me non c'è
gioia più grande che essere abbracciata dalla mia sorellina e sentirmi
dire
"ti voglio tanto bene".
Un
bacino
Debora & Silvia
From: Carla
To: "Debora"
Sent: Sat, 18
Jan 2003
Subject: che bello conoscerti!!!
Carissima Debora, che bello ricevere la tua mail, non puoi immaginare
quanto mi ha resa felice!
Noi due siamo quasi coetanee, infatti io sono nata nel 1975 e quindi ho
27 anni, mia sorella invece è dell'81 e quindi è molto piu'
piccola della tua.
Le tue parole di amore per Silvia descrivono un sentimento e un rapporto
che capisco profondamente, anche io e Giulia siamo legatissime e non possiamo
fare a meno l'una dell'altra, lei è il centro della mia affettività
e mi da ora come fin da quando eravamo piccole la possibilità di
manifestare i miei sentimenti più profondi.
Anche io voglio condividere la mia vita con lei, aiutarla, sostenerla
e a mia volta ho bisogno di lei e della sua dolcezza.
Mi sta molto a cuore dirti che esiste un gruppo di sorelle e di fratelli
di persone con sindrome di Down che da anni si tengono in contatto, si
scrivono e si incontrano per parlare di se stessi e dei propri fratelli:
organizziamo degli incontri apposta per parlarci e per confrontarci e
siccome siamo sparsi un pò in tutta italia abbiamo anche una mailing
list grazie alla quale, tramite e-mail, ci scriviamo tutti i giorni!
Se vuoi saperne di più scrivimi o telefonami, così possiamo
anche scambiare due chiacchere!
ti abbraccio forte e spero di conoscerto presto, anzi prestissimo!!!
Carla
Novità:
da Aprile 2003 esiste anche il nostro sito: www.siblings.it
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