Fratelli
e sorelle: da Susanna per Michele |
data:
Tue, 15 Oct 2002
Da: "Susanna" per Michele
A: <info@conosciamocimeglio.it>
Salve
Michele. Sono Susanna, ho 25 anni ed un fratello, Jacopo, 29anni.
Jacopo ha la sindrome di Down.
Ho letto la tua e-mail e capisco i tuoi dubbi, anche sul rapporto futuro
che si instaurerà tra Sofia e la sorella. Voglio raccontarti la
mia storia.
Quando sono nata, Apo (il suo soprannome) aveva già 4 anni. Era
molto geloso di me, e lo è stato per molti anni. Io invece, crescendo,
ero diventata molto protettiva nei suoi confronti. Mia mamma mi raccontava
che già a 4 anni sgridavo le figlie dei vicini perché non
lo salutavano.
Facevo "piazzate" terribili nel portone quando le incontravo!
Le facevo anche a lei. Una volta gli ha tirato uno scapaccione sul sedere
ed io mi sono messa a gridare: come ti permetti di picchiare un bimbo
handicappato?!!? Avevo 5 anni, e avevo già capito che Apo non era
normale, era speciale.
Mio
padre se ne andò di casa, e per Apo fu un brutto colpo. Per 15
giorni aspettò sulla sedia in ingresso che lui arrivasse, e scoppiava
a piangere all'ora in cui lui avrebbe dovuto fare rientro a casa.
Aveva 12 anni, io 8.
Menomale che i "mongoloidi" non hanno sentimenti.
Quando iniziai le medie iniziarono i problemi.
Mi vergognavo di mio fratello, odiavo sentire le mie compagne parlare
delle bravate dei loro fratelli cosidetti normali.
Iniziai a non sopportare mio fratello, mi sembrava di odiarlo.
Il mio pensiero ricorrente era: se un ragazzo sa che sono la sorella di
un mongoloide, uscirà con me?
Mi è capitato anche di picchiarlo, dalla rabbia che avevo nei suoi
confronti.
Nel frattempo mia mamma si ammalò di cancro.
Non avendo parenti ero io a dover accompagnare Jacopo in palestra, in
chiesa ecc.
Era sempre con me.
Questa mia crisi durò fino ai 15 anni.
L'anno dopo mia mamma morì.
Rimanemmo soli, io e lui.
Jacopo ora vive in una casa famiglia, io convivo con il mio fidanzato.
Mia mamma mi ha lasciato degli averi, ma l'eredità più preziosa
è il mio Apo.
Ci vediamo spesso, lui mi adora, io lo adoro.
E' l'unica persona per la quale ammazzerei.
Quando mi sento sola mi basta pensare a lui per stare meglio.
Lui ci sarà sempre, mi vorrà sempre bene indipendentemente
da quello che farò.
Ora sono anche la sua tutrice. Niente di trascendentale...
Non preoccuparti per la sorella di Sofia.
Magari un giorno anche lei potrà "vergognarsi" della
sorella, ma si sa che l'adolescenza è l'età della stupideria
(e' un modo di dire).
Scoprirà di avere una sorella diversa, speciale, imparerà
ad amarla perché non può essere altrimenti.
Con affetto dai un bacione a Sofia da parte mia. Susanna
data: Tue, 22 Oct 2002
Da: "Michele" per Susanna
A: "Conosciamocimeglio Down" <info@conosciamocimeglio.it>
Salve Susanna,
anzitutto ti voglio ringraziare veramente di cuore per la tua risposta.
Mi fa un piacere immenso che qualcuno raccolga i miei messaggi e
soprattutto capisca quali sono i miei pensieri relativi alla situazione
in
cui io e la mia famiglia ci troviamo.
Credo che solo chi si è trovato nella mia stessa situazione possa
veramente
capire cosa significhi.
Vedo che la tua esperienza non è stata delle più facili
ma sono contento
che tu sia riuscita a reagire positivamente e soprattutto mi conforta
la
descrizione del tuo rapporto di affetto con tuo fratello Jacopo. Il fatto
che lui sia la tua eredità più preziosa mi fa capire quali
siano le
potenzialità di queste persone e la forza affettiva che loro possono
trasmettere.
La nostra Sofia ha adesso quasi tre mesi ed è in ottima salute.
Sua sorella
Julia la adora e, per ora, non sembra essere gelosa di lei.
Noi genitori siamo invece ancora in una fase di confusione in cui i
sentimenti di gioia per la sua nascita si mischiano alle preoccupazioni
e
al dolore per questa sua sindrome. A volte pensiamo a come potremmo essere
felici se lei fosse "normale" e ci sembra che tutto quanto è
accaduto non
sia possibile.
Come vedi dobbiamo ancora completare quel cammino di avvicinamento che
qualcuno ha definito "dalla paura all'amore" e spero tanto di
riuscire a
completarlo presto.
Io ammiro le persone come te che hanno fatto questa esperienza e sono
riuscite a capire veramente cosa significhi.
Ma soprattutto ammiro la tua disponibilità ad aiutarmi con la tua
risposta
che stamattina mi ha veramente riempito il cuore di gioia.
Grazie
infinite ed un salutone a te e al tuo fratellone Jacopo
a
risentirci presto.
Michele
|