Trattamenti ortodontici e logopedia
|
Data: Tue, 7 May 2002
Da: "Cristina"
A: "Conosciamocimeglio Down"<info@conosciamocimeglio.it>;
Ho una bambina di 2 anni con la sdd. Come spesso accade ha il palato alto e
stretto (ogivale).
Vorrei chiarirmi le idee sulla necessità/utilità delle placchette per il
palato.
Talora mi è capitato di leggere che sono assolutamente essenziali, mentre
altre volte che sono una cosa "superata".
Qual è la realtà? Inoltre: qual è la figura professionale a cui ci si
dovrebbe rivolgere? Il foniatra?
Grazie.
Cristina
Data: Fri, 17 May 2002
Da: "Conosciamocimeglio Down" <info@conosciamocimeglio.it>
A: "Cristina"
Gentile signora,
attualmente gli interventi di natura ortodontica sono diventati
frequentissimi sia nell'ambito della "normalità" che nei bambini con
Sindrome di Down.
Ovviamente è difficile valutare l'effettiva necessità e l'eventuale
efficacia di tali interventi proprio perchè ogni specialista tende a
considerare esclusivamente il proprio punto di vista. A tal fine non mi
stancherò mai di ribadire la necesssità di un'ottica multidisciplinare che
tenga conto della globalità e della complessità di qualsiasi intervento sui
bambini con sdd.
Tornando comunque al suo quesito, non ho la possibilità di risponderle in
maniera specifica sulla sua bambina, in quanto andrebbe valutato:
- che tipo di problematica ortodontica presenta (assolutamente indispensabile
per esempio in caso di palatoschisi)
- quali obiettivi vengono perseguiti nell'utilizzo della placca o griglia
ecc.(evitare la protrusione della lingua o la deglutizione atipica??)
- quali sono le modalità e i tempi dell'utilizzo dell'apparecchio (orario,
permanente o solo notturno?)
- infine ma fondamentale, come viene accettata tale "protesi" dal bambino
(con piacere, con indifferenza o con un palese rifiuto e/o fastidio
che va ben oltre la normale fase iniziale di accettazione?)
A mio parere la prima cosa da valutare è proprio l'ultimo punto. Infatti la
bocca e tutta la zona orale sono per il bambino soprattutto nei primi anni
di vita la parte più importante del proprio corpo, quella che gli permette
il primo contatto con il mondo esterno (il seno materno) ed anche le prime
conoscenze (sappiamo tutti che i bambini cominciano ad "esplorare" gli
oggetti proprio con la bocca). Pertanto è indispensabile evitare intrusioni
e manipolazioni non gradite proprio in quella parte del corpo così
importante per il bambino in questa fascia di età.
Detto questo, debbo però puntualizzare che spesso i bambini Down come
moltissimi altri bambini, possono evidenziare problemi:
di tipo ortodontico (palato ogivale, malocclusione dentale ecc.)
di tipo deglutitorio (cattiva impostazione del meccanismo della
deglutizione)
di tipo miofunzionale (scarsa capacità di controllare ed impostare correttamente
i movimenti necessari ad una buona masticazione e quindi articolazione
dei suoni)
In
tal caso una terapia logopedica che tenga conto ANCHE!! di questo tipo
di problematiche e che lavori ANCHE!! su una maggiore conoscenza e consapevolezza
del bambino relativa ai movimenti ed alle "posizioni" degli organi coinvolti
nella masticazione, deglutizione e fonazione, può essere opportuna ed
efficace. Questo lavoro viene spesso svolto con giochi ed esercizi in
cui le tradizionali attrezzature foniatriche (palette, guidalingua ed
elastici) possono essere sostituite con lecca-lecca, caramelle e nutella.
E' inutile dire che, in tal caso, si riscontra sempre una grande disponibilità
a collaborare, anche se questo tipo di intervento può essere proposto
solo più tardivamente proprio perchè richiede una discreta capacità
di comprensione e di collaborazione da parte del bambino.
Per concludere l'intervento ortodontico mira ad una modificazione passiva
ed inconsapevole, quello logopedico all'acquisizione di una maggiore
conoscenza e consapevolezza dell'uso della bocca. In ogni caso l'uno
non esclude necessariamente l'altro ed entrambi vanno sempre e soltanto
valutati caso per caso.
Stefania
Mazotti Psicologa e Logopedista
|