Mia figlia non è a conoscenza del suo problema
|
Sat, 9 Feb 2002
A: info@conosciamocimeglio.it
Sono la mamma di una ragazzina Down di 14 anni, la quale non è a conoscenza
del proprio problema e questo a volte mi fa sentire ipocrita e bugiarda
nei suoi confronti, in quanto non le ho ancora spiegato nulla. Indicativamente
quando e come si porta a conoscenza una persona di essere "Down"?
Grazie
Sun, 10 Feb 2002
Da: "Conosciamocimeglio Down" <info@conosciamocimeglio.it>
Gentile Signora
sono la madre di una ragazza Down di 26 anni. Con mia figlia, abbiamo
cominciato a parlare del suo problema da quando lei aveva 7 anni. Una
mattina mi ha detto: Io faccio faccio e non sono brava.
Si riferiva alla fatica che stava facendo per apprendere a leggere e
scrivere, rispetto a i suoi compagni che già avevano, da tempo, imparato,
con risultati migliori dei suoi.. Le ho spiegato che cera un motivo per
cui lei trovava più difficoltà degli altri e le ho parlato della Sindrome
di Down. Da allora abbiamo aperto una porta e, periodicamente, lei ha
continuato a fare domande per capire sempre meglio.
Sono convinta che i nostri figli percepiscano, sin dalla più tenera età, la
loro diversità. Ci fanno delle domande, ma non sempre sono dirette, quindi
possiamo non dire tutta la verità.
Quella mattina io potevo rispondere: Non è vero, tu ti stai impegnando
molto e sei molto brava. Sarebbe stata una mezza risposta. Era vero, lei
ce la stava mettendo tutta e noi eravamo molto contenti dei risultati che
stava raggiungendo. Ma era anche vero che cera una diversità rispetto ai
suoi compagni e lei voleva parlare di questo.
Io non penso che ci sia unetà giusta per parlare con i nostri figli
della sindrome di Down. Dobbiamo stare attenti alle domande che ci
pongono e rispondere fino in fondo, anche quando è difficile farlo.
Le ho raccontato la mia esperienza e il mio pensiero, sperando che le
possano essere daiuto.
Se lo desidera possiamo continuare a farlo. La saluto cordialmente
Anna Razzano |