Indagine conoscitiva sulla prevalenza di sovrappeso nelle persone con sindrome di Down
Negli
Stati Uniti il 45-56 % circa delle persone con sindrome di Down presenta
un peso superiore alla norma e la tendenza ad un peso eccessivo è
molto diffusa già nei bambini.
Un
aspetto fisico lineare facilita l'accettazione della propria immagine
corporea e la partecipazione ad attività ricreative, elementi
importanti per la socializzazione di una persona con sindrome di Down.
Ridurre l'eccesso ponderale significa anche diminuire il rischio di
malattie metaboliche o il peggioramento di condizioni limitanti (es.
lombosciatalgie, scoliosi etc.).
Per valutare l'entità del problema obesità e sovrappeso
nelle persone con sindrome di Down in Italia proponiamo di seguito un
questionario, in parte utilizzato nel corso dell'indagine Multiscopo
'99 dell' ISTAT.
I risultati della nostra indagine potranno consentire di individuare,
all'interno di un quadro generale, l'opportunità di intraprendere
eventuali strategie terapeutiche.
D'altra
parte l'intervento non è sempre necessario, specialmente se intervenire
comporta un'ansia continua tesa al raggiungimento di un ipotetico calo
ponderale.
Le attuali linee terapeutiche preferiscono proporre soltanto piccole
modificazioni dei comportamenti alimentari e delle attività quotidiane.
Per esempio, ridurre il tempo trascorso davanti al televisore o gli
snacks ad alto contenuto lipidico sono proposte accettabili per cui
facilmente si ottiene la collaborazione di tutto l'ambiente familiare.
Senza tempi di intervento prefissati e grazie ad una maggiore autonomia
e responsabilità della famiglia nella gestione del problema di
salute del singolo, si ottengono i risultati più efficaci e cioè
i più stabili nel tempo.